29 giugno 2008

Del Destino.

«Nulla nutre la Terra di più meschino dell'uomo fra tutto ciò che su di essa respira e cammina.
Pure mai pensa che un giorno potrà vincerlo un male, fin che gli dèi gli dàn forza e le ginocchia son agili; quando, poi, lutti gli dèi beati gli dànno, anche questi sopporta, sia pure a malgrado, con cuore costante: perché così è la mente degli uomini sopra la terra, come l'ispira di giorno il padre dei numi e degli uomini.
Anch'io una volta dovevo tra gli uomini esser beato, ma poi molti eccessi commisi, cedendo alla violenza e al potere, e fidando nel padre mio e nei fratelli.
Ah no! mai uomo dovrebb'essere ingiusto, ma in silenzio tenersi il dono dei numi, quello che dànno.»

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